Perché la partecipazione dei genitori negli istituti scolastici è importante ?

Le ragioni che giustificano la partecipazione dei genitori sono numerose. Tra le principali, si identificano le seguenti:

Perché è un diritto ed una responsabilità fondamentale:

La partecipazione dei genitori all’educazione dei loro figli è un diritto riconosciuto, sia a livello nazionale che a livello  internazionale.

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I genitori hanno non solo il diritto di partecipare in modo autonomo e responsabile nella scuola dei loro figli, ma hanno il dovere di farlo, secondo le loro possibilità e competenze.

Il diritto di partecipazione implica degli obblighi giuridici per la scuola, in modo che se questa non permettesse ai genitori di esercitare il proprio diritto, violerebbero un diritto fondamentale, riconosciuto dai testi giuridici internazionale e dalla maggior parte delle carte costituzionali.

Perché la partecipazione aumenta considerevolmente la qualità dell’educazione:

Molti lavori di ricerca pongono l’accento sull’influenza non trascurabile che esercita questo diritto sull’apprendimento e sullo sviluppo integrale degli allievi.

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La qualità dell’apprendimento deriva dal lavoro congiunto e coordinato di tutti gli attori che compongono la comunità educativa. I problemi si pongono quando alcuni partecipano in maniera insufficiente poiché, più il coinvolgimento di uno degli attori educativi sarà debole, maggiore dovrà essere lo sforzo fatto dagli altri per raggiungere la qualità educativa auspicata.

Perciò è importante che i genitori conoscano tutti i meccanismi e le misure adottate dal sistema educativo, per rendere effettiva la partecipazione delle famiglie all’educazione dei figli.

Perché tutti i genitori vogliono il meglio per i loro figli, vale a dire:

Uno stato di benessere personale e generale che permetta loro di crescere e di svilupparsi in maniera integrale ed autonoma, in un ambiente fatto di libertà e di responsabilità.

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Affinché tale desiderio possa divenire realtà a tutti i livelli della vita della scuola, le amministrazioni del settore educativo devono garantire agli istituti scolatici l’esercizio dell’autonomia pedagogica, di organizzazione e di gestione. Come? Dotandosi di sistemi di valutazione e di controllo della messa in atto delle condizioni necessarie perché la scuola possa realizzare gli obiettivi che la società ha richiesto: una educazione di qualità per tutti, nel rispetto delle condizioni di equità e di parità delle opportunità.

L’autonomia degli istituti scolastici, esercitata grazie agi organi democratici di partecipazione, garantisce ai genitori la possibilità di decidere il tipo di educazione che vogliono dare ai propri figli, dall’organizzazione del tempo scolastico, conformemente ai loro bisogni (giornata continua, breve o mista), dal modo di mettere insieme gli studenti, dal modello di vita in comune, dalla creazione di spazi e servizi ritenuti opportuni, ecc


Attività destinate alle organizzazione e dalle associazioni dei genitori

Dopo aver letto il testo che precede, vi proponiamo un insieme di attività di gruppo per stimolare una riflessione collettiva.

Prima attività: Forum

Obiettivo: Riflettere in modo critico sulle ragioni che giustificano la partecipazione delle mamme e dei papà negli istituti scolastici.

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Durata stimata: Il carattere spontaneo di questa tecnica fa sì che si debba adattare alla dinamica propria dell’esercizio.

Dinamica e svolgimento dell’attività

Quando i genitori sono riuniti, il coordinatore presenta l’argomento. Pone qualche domanda per stimolare il dibattito. Quando tutte le idee nuove e pertinenti riguardanti l’argomento di discussione sono esaurite, si realizza una sintesi delle opinioni esposte.

Ruolo del coordinatore: Presentazione motivata dell’argomento. Attribuzione della parola secondo l’ordine delle domande. Il coordinatore non interviene nel dibattito per fornire le proprie opinioni ed elabora le conclusioni alle quali il gruppo è giunto al termine dell’incontro.

Raccomandazioni:

Al termine dell’attività e durante l’esercizio finale di sintesi, può essere interessante orientare e rafforzare le idee centrali emerse durante la discussione. Inoltre si potrà proporre ai genitori partecipanti di fare una lista di tutte le ragioni che, secondo loro, giustificano una partecipazione attiva nella loro scuola.

 

Seconda attività: laboratorio destinato a sviluppare la collaborazione tra genitori e docenti (famiglia-scuola)

 * Attività elaborata e messa in atto dall’Associazione Nazionale dei Genitori Skole Og Samfund (SOS) danese e distribuita a tutte le associazioni dei genitori della European Parents Association (EPA).

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Introduzione: Una collaborazione “famiglia-scuola” è proficua quando i docenti ed i genitori lavorano insieme nel rispetto delle differenze per il perseguimento degli stessi obiettivi educativi precedentemente fissati, nel quadro di un’apertura, di uguaglianza, di fiducia, di rispetto e di responsabilità.

La collaborazione promuove il dialogo dei partecipanti su:

  • le conoscenze e le capacità che devono avere gli studenti,

  • l’attitudine de gli studenti,

  • la cooperazione famiglia-scuola,

  • ciò che ciascuno si aspetta dagli altri. 


Obiettivi:

  • Invitare i genitori a partecipare al dibattito sull’educazione degli studenti: parlare, ascoltare e imparare,

  • favorire una presa di coscienza di ciò che possiamo fare per gli altri,

  • stabilire una collaborazione che non miri a fornire risposte definitive.


Svolgimento dell’attività :

Si raccomanda di eseguire questa attività all’inizio dell’anno scolastico con i genitori di una classe al massimo, approfittando della riunione con i genitori che avrà luogo a scuola. Non sarà loro chiesto un lavoro preliminare. La durata totale di questa attività è di circa 40 minuti.

1) La riunione inizia chiedendo ai genitori: “quali conoscenze e quali capacità dovrebbe avere un ragazzo di 16 anni?”

 

Abbiamo a disposizione una lista di 40 conoscenze e capacità, al fine di indurli a riflettere (si veda l’allegato).

2) Distribuire la lista ai genitori che prendono parte alla riunione e chiedere loro di formare gruppi di 5 o 6 persone, nominando un responsabile per gruppo.

3) Chiedere ai membri di ogni gruppo di discutere tra loro e di dividere la lista in tre categorie: 

  • conoscenze e capacità che i giovani devono assolutamente possedere ;
  • conoscenze e capacità non indispensabili;
  • conoscenze e capacità che non è necessario possedere.


Il moderatore scrive su un cartellone i risultati del lavoro dei gruppi.

4) Chiedere ad ogni gruppo quali sono le conoscenze e le capacità che giudicano indispensabili per i giovani. Dovranno altresì indicare qual è la persona più adatta ad aiutare gli studenti ad acquisirle:

  • i genitori
  • la scuola
  • entrambe


Il moderatore scrive sul cartellone le risposte dei gruppi.

5)  Infine, chiedere ai genitori di selezionale le 5 conoscenze e capacità che considerano più importanti per i loro figli.

Scrivere sul tabellone i risultati e riflettere su questa domanda.

Normalmente le 5 qualità e capacità più importanti figurano nella colonna che corrisponde a: “responsabilità degli uni e degli altri”, cosa che colpisce notevolmente i genitori. 

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