Cos’è un approccio dell’educazione basato sui diritti dell’Uomo ?

Concetto:

L’approccio basato sui diritti dell’Uomo si fonda sull’insieme dei diritti riconosciuti ad ogni persona nei diversi testi internazionali delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali, e sui principi che ne conseguono:

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Universalità ed inalienabilità, indivisibilità, interdipendenza, uguaglianza e non discriminazione, partecipazione ed integrazione, formazione, responsabilità (accountability) e rispetto delle leggi.

Questo approccio cerca di far prendere coscienza ai governi e alle istituzioni dell’obbligo che è fatto loro di rispettare, proteggere e promuovere i diritti dell’Uomo.

Mira altresì al sostegno ed alla formazione delle persone perché possano comprendere quali siano i loro diritti, quali siano pretesi, e quali sono essenziali.

Ne deriva un cambiamento di prospettiva nell’elaborazione delle politiche pubbliche, comprese le politiche educative, che consiste nel passaggio da un approccio basato sui bisogni o sulla prestazione di servizi a quella del riconoscimento dei diritti delle persone. L’approccio basato sui diritti impegna le autorità al rispetto delle obbligazioni giuridiche concrete.

Obiettivo: 

L’approccio basato sui diritti dell’uomo richiede, da un lato l’appropriazione dei diritti e dall’altro la garanzia dell’effettività. Tale approccio riguarda: 

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a) Lo sforzo impiegato per rendere conto della messa in opera di politiche pubbliche che determinano i titolari dei diritti, – ogni persona –, cosi come i titolari dei doveri corrispondenti – le autorità.

b) Lo sforzo fatto per migliorare la conoscenza che i titolari hanno dei loro diritti, al fine che essi siano in grado di farli valere

c) Lo sforzo che mira a migliorare la conoscenza che le autorità pubbliche hanno delle loro proprie responsabilità, al fine che esse possano rispettare al meglio gli obblighi.

Modi:

L’approccio basato sui diritti dell’Uomo fa ricorso ad un insieme di mezzi destinati a portare a termine gli obiettivi fissati:

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a) L’elaborazione di leggi, di procedure e di meccanismi che mirino ad assicurare la messa in pratica dei diritti dell’Uomo;

b) L’utilizzo di regole universali quali parametri di riferimento o di indicatori che, adattati a contesti differenti, permettano di misurare i progressi effettuati.

Gli indicatori dei diritti dell’Uomo costituiscono «“informazioni concrete che fanno il punto su un evento, su una attività o su un risultato suscettibile di essere ricollegato a regole e norme in materia di diritti dell’Uomo, che concernono e riflettono le preoccupazioni ed i principi relativi ai diritti dell’Uomo e che sono utilizzati per valutare e controllare la promozione e la protezione di questi diritti» (Haut Commissariat des Nations Unies aux droits de l’homme, 2008).

Qual è l’apporto dell’approccio basato sui diritti dell’Uomo alle politiche pubbliche ?

Questo approccio fornisce un importante valore aggiunto alle politiche educative, perche i diritto umani promuovono la democrazia, il progresso e la coesione sociale, sono il fondamento della pace e della risoluzione pacifica dei conflitti. Inoltre, l’educazione gioca un ruolo fondamentale per la realizzazione degli altri diritti.

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Una piena realizzazione del diritto all’educazione non si ottiene solamente garantendo un accesso universale all’educazione. In effetti, l’approccio dell’educazione basato sui diritti umani è un approccio globale che comprende: l’accesso all’educazione, la qualità dell’insegnamento (fondato sui valori ed i principi dei diritti dell’Uomo) e dell’ambiente nel quale l’educazione è praticata.

Tale approccio ha come obiettivo quello di assicurare a tutti i bambini una educazione di qualità che rispetti e promuova il loro diritto alla dignità e ad uno sviluppo pieno e completo della loro persona(UNICEF/UNESCO, Une approche de l’éducation pour tous basée sur les droits de l’homme, 2008).

Il primo obiettivo, in vista di migliorare i risultati dell’educazione, consiste nello stabilire dei sistemi educativi che favoriscano l’integrazione e la partecipazione e che corrispondano direttamente alle attese dei genitori e alunni, docenti ed autorità pubbliche.

In molte scuole, la mancanza di adattamento ai bisogni dei bambini e/o delle loro famiglie, la mancanza di pertinenza dei programmi didattici e la cattiva qualità dell’insegnamento, rappresentano i principali fattori che nuocciono all’efficacia dell’apprendimento e che favoriscono l’abbandono scolastico.

Una buona programmazione educativa deve riconoscere i genitori e gli alunni quali attori essenziali dell’educazione e non come semplici beneficiari passivi di prestazioni che vengono fornite. E’ per questo che, nel quadro dell’approccio dell’educazione basato sui diritti dell’Uomo, la partecipazione di tutti gli attori della comunità educante e, in particolare dei genitori – nella pianificazione, esecuzione, supervisione e valutazione dei sistemi educativi – costituisce un diritto dell’uomo, un processo necessario e un risultato.

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Attività destinate alle organizzazioni ed alle associazioni dei genitori


Prima attività: Forum di discussione

Obiettivo: Dopo la lettura dei documenti, discutere sul ruolo dei genitori dal punto di vista dei diritti dell’Uomo.

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Questa discussione può strutturarsi sottoforma di dialogo aperto o, a partire dalla tecnica del gruppo nominale, per circa 30 minuti minimo. Alla fine della discussione si dovrebbero tirare le principali conclusioni ed individuare le conseguenze della loro applicazione nell’istituto scolastico.

Dinamica e sviluppo dell’attività:

Il moderatore presenta il tema e ogni persona, individualmente, ha a disposizione 10 minuti per scrivere su un foglio gli aspetti che considera pertinenti rispetto al soggetto del quale si sta discutendo.

Successivamente, per gruppi da 5 a 8 persone, si mette in comune ciò che ognuno ha scritto, copiandolo su un cartellone affinché tutti i partecipanti possano vederlo

Alla fine di questo primo confronto, si discute in gruppo sulle domande poste. Tale scambio può durare circa un’ora. Poi, ogni persona sceglie un determinato numero di frasi (fra 3 e 5) che si mettono nuovamente in comune per vedere quali sono gli aspetti delle domande.  

 

Seconda attività: attori educativi

Obiettivo: Identificare gli attori della comunità educante ed il ruolo che giocano durante le diverse fasi dell’attività educativa: pianificazione, esecuzione, supervisione e valutazione.

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Método: Per questa attività la tabella presente può servire da guida: 

Quando la tabella è stata completata, i risultati ottenuti possono essere analizzati per vedere quali sono i punti forti ed i punti deboli che quindi devono essere migliorati. Nella prima colonna della tabella si devono identificare gli attori attivi nella vita dell’istituto scolastico. Si tratta di indicare quali sono le categorie di persone che partecipano attivamente allo sviluppo dell’attività educativa. Successivamente si indicherà in ciascuna colonna il loro ruolo durante ogni fase del processo educativo.

 

Terza attività : situazione attuale e situazione auspicabile

Obiettivo: Valutare la situazione attuale e la situazione auspicabile per ciò che riguarda la partecipazione dei diversi attori indicati nel paragrafo precedente.

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Método: Per questa attività servirsi della tabella seguente:

Questa tabella può essere completata prendendo come punto di partenza i risultati ottenuti nell’esercizio precedente. Per ogni attore identificato, sarà necessario indicare quale sia la sua situazione attuale in rapporto al diritto di partecipazione dei genitori all’educazione dei loro figli. Si potrà successivamente descrivere la situazione auspicabile, sottoforma di obiettivi da raggiungere.